Statement – linguaggio imperativo

Una piccola, ma essenziale stringa che “anima” un elemento.

L’istruzione di statement è l’elemento più piccolo in linguaggio di programmazione, ma per questo, non deve essere ritenuto meno importante di un Acceso/Spento che serva ad iniziare un’azione di una qualsiasi macchina o componente che deve saper compiere necessariamente qualcosa in modo automatico o, fino in un certo punto, indipendentemente dall’attivatore stesso del processo.

Per esempio,  pensiamo alla nano-robotica dove bisogna operare in totale assenza di microcip e quindi bisogna aver conoscenza delle proprietà fisico-mnemoniche della materia di cui sono composti gli elementi che interagiscono nel robot infisitesimale.

Mi spiego meglio.

Una partizione di statement, è scritta in un linguaggio ad alto livello di comandita ed è scritta appositamente per compiere un’azione specifica.
L’insieme organizzato di queste prime istruzioni creano una sequenza di azioni che innescano anche il riconoscimento dell’elemento stesso.  Programmazione solida in linguaggi di partizioni del BIOS e non solo .

Per approfondimenti vi rimando al MIT con T e d J e n s e n oppure a guida pratica di compiilazione.
Mentre per i neofiti consiglio:

Continuiamo.

Per esempio: cosa permette – in fase di testaggio della qualità di un prodotto altamente tecnologico – il riconoscimento del mancato funzionamento di uno delle centinaia di migliaia di componenti elettronici che compongono una delle miglioni di schede madri assemblate in serie in una catena produttiva completamente automatizzata dalla più grande azienda del mondo di produzione di hardware?
Qual’è l’elemento che innesca il riconoscimento e la diversificazione del componente difettoso nella motherboard?
Come sostituirlo senza compromettere i  costi di produzione?
O ancora, come certificare l’avvenuto accompimeto di una procedura di conclusione esatta di un processo per vidimare in modo automatico lo spegnimento di un termoreattore “4ª Gen” in una serie di computazione di processi informatici dove viene richiesta un’espressione per l’istradamento di dati che devono eseguire delle  indicazioni specificate nel sistema che avvia una serie  di processi interni (Coding) per l’inizializzazione dei complessi termonucleari?  E, come questi ultimi, per l’appunto, innescano i processi di termine di fissione nucleare per la produzione dell’energia elettrica senza compromettere il sistema di spegnimento dei termo reattori con lo spegnimento dei sistemi infrastrutturali ausiliari? (Vedi Fukuschima).

Quindi, all’atto di ciò che è successo e di quello che probabilmente capiterà ancora, come rendere accettabile l’errore in un pacchetto di dati che corre all’interno di istanze singole di comunicazione dei comandi di spegnimento in caso di collasso termonucleare?

Naturalmente ho voluto ampliare appositamente la vostra panoramica delle probabilità di risoluzione di problemi matematici attraverso paradigmi di programmazione  e possibili algoritmi risolutivi per farvi intendere quanto più complesse siano le sfide che oggi l’Information Communications Technology deve saper superare.

Ma torniamo sul tema.

Le lingue di programmazione di Assembly (ad esempio il C) possono impartire diverse indicazioni nelle partizioni d’avvio di un sistema con varie definizioni o con una dichiarazione contenente solo il codice eseguibile e cioè, l’id di definizione che dichiara un identificatore, mentre l’espressione restituisce un solo valore. (AB34=$=off).
Si può anche distinguere tra istruzioni semplici e composte; queste ultime possono contenere istruzioni per componenti che poi contribuiscono all’avvio del Boot l’innesco di pacchetti 0Day attraverso,  una chiamata, mediante falle in codice binario ESADECIMALE con pacchetti sviluppati ad hoc, da epurare prima.

Questo vale anche nei linguaggi di programmazione di Rete per linguaggi tipo semantico, dove lo statment impone il movimento delle informazioni, come vedremo poi nell’articolo.

Per approfondimenti relativi all’Open Source vi rimando a :  Appunti Linux. Dal C a POSIX

Tipi di istruzione

Di seguito sono elencati alcuni esempi  generici di istruzioni di imperativi tipici:
Istruzioni semplici
Assert: assert (ptr! = NULL);
Assignment: r: = A + 5
Go To: GoTo next;
Return: return 5;
Call: CLEARSCREEN()

Istruzioni composte

Blocco: iniziare l’intero numero; Write(‘Number? ‘); READLN (NUMBER); R: = A * numero fine
Ciclo do: {calcolo (&i);} while (mi < 10);
Ciclo for: per la A: = 1 a 10 non WRITELN(A) fine
Istruction if: se un > 3 quindi WRITELN(A) else WRITELN (“non ancora”); fine
Istruction switch: commutatore (c) {case ‘a’: Alert (); break; case ‘q’: quit(); break;}
Ciclo while: while not EOF do begin end  READLN
with instruction: with open (filename) as f: use (f)…
E altre sciocchezze varie 🙂

La Sintassi

L’aspetto delle istruzioni forma l’aspetto dei programmi.
I linguaggi di programmazione sono caratterizzati dalla tipologia delle dichiarazioni che usano.
Molte istruzioni sono introdotte da identificatori che uniti a parole danno la chiara percezione di quello che vogliono ottenere dopo. Quindi le chiavi di istruzione sono riservate a nomi di variabili o a funzioni che permettono di dirigere i linguaggi imperativi che in genere si utilizzano nelle sintassi speciali per ogni istruzione anche quando queste sembrano essere abbastanza diverse dalle chiamate di funzione.

Nei metodi comuni, per descrivere la sintassi delle istruzioni esistono diagrammi di Backus-Naur, Form e sintassi che permettono di definire determinate librerie e vocabolari dove si può attingere alla costruzione o allo sviluppo di sistemi di criptazione per evitare la Reverse Engineering.

Semantica

Nel codice semantico molte dichiarazioni differiscono da subroutine chiamate alla gestione dei parametri che definiscono gli statement che il codice deve eseguire.
Solitamente una subroutine o un parametro effettivo, viene valutato una volta prima della chiamata della stessa subroutine.
Questo contrasta per molti parametri le istruzioni che possono essere valutate più volte, ad esempio, nella iniziale condizione di una parte di un ciclo, oppure, per tutto il corpo del ciclo o ancora solo per un pezzo del ciclo stesso.

Tecnicamente tali parametri di istruzione call-by-name. Chiama per nome parametri che vengono valutati quando questo è necessario (Cerca valutazione Lazy).

Quando sono disponibili i parametri di chiamata per nome di un’istruzione come comportamento, può essere che si implemeti con subroutine la chiamata stessa.

Per i linguaggi senza parametri di chiamata per nome, la descrizione semantica di un ciclo o condizionale, è solitamente oltre la capacità del linguaggio stesso. Quindi i documenti standard spesso si riferiscono alle descrizioni semantiche in linguaggio naturale.

Espressioni

Nella maggior parte dei lingui, le dichiarazioni in contrasto con le espressioni non restituiscono risultati e vengono eseguite esclusivamente per i loro effetti collaterali, mentre le espressioni restituiscono sempre un risultato e spesso non hanno effetti collaterali.
Tra i linguaggi di programmazione imperativi, Algol 68 è uno dei pochi in cui un’istruzione può restituire un tale risultato.
Nei Linguaggi che mescolano stili imperativi e funzionali, come la famiglia Lisp, non  c’è la distinzione tra espressioni e istruzioni: anche nelle espressioni eseguite in contesti sequenziali che optano esclusivamente per i loro effetti collaterali e non utilizzano i valori di ritorno con cui sono considerati nelle espressioni.
Nella programmazione puramente funzionale, invece, non c’è nessuna dichiarazione; tutto è un’espressione. Queste cose sono molto utili a chi capisce cosa voglio intendere per avere quegli spunti che fanno la differenza  quando si vuole essere veramente liberi nella comunicazione in rete e protetti da pericoli perniciosi.

Estensibilità

La maggior parte dei Linguaggi hanno un insieme fisso di istruzioni definiti dal linguaggio stesso, ma ci sono stati esperimenti con Linguaggi estensibili che consentono al programmatore di definire nuove istruzioni per il flusso di controllo dei dati o per espressioni di linguaggi tipo COBOL.

Continueremo più avanti a definire  il resto… Le cose da dire sono tante e l’argomento è così complesso ed utile che avrebbe bisogno di molto altro ancora, ma se siete arrivati fin qui prima di accendere un server andate a verificare gli accessi remoti da BIOS come molti sistemisti sanno e capirete quanto è importante tutto ciò per la sicurezza delle vostre informazioni.

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